A seguito della gloriosa resistenza contro il vertice del G20 durante l’estate lanciamo un appello per organizzare giornate d’azione dal 28/01 al 04/02.
Abbiamo lottato durante le giornate del contro-vertice ad Hamburg. E’ a quest’esperienza comune che vogliamo riagganciarci per agire in modo diversificato nel maggior numero possibile di luoghi.
Sei mesi son passati e ancora tant* amich* e compagn* sono in carcere dal G20. Di essi continua ad esserci imposta un’immagine di “violenti criminali”. D’altra parte i violenti assalti della Polizei prima, durante e dopo il Vertice vengono sdrammatizzati o dimenticati.
Nell’opinione pubblica il mito della “guerra civile” a Sternschanze ha ancora una forte rilevanza e fornisce ai tribunali una gradita base per imporre folli sentenze.
Tutto ciò con la funzione di distrarre dalla reale funzione del G20: Testare gli apparati di sicurezza e provare l’efficacia delle operazioni di contro-insurrezione.
Tuttavia l’escalation portata avanti dagli sbirri non poteva che essere votata al fallimento.
Il sistema giudiziario “indipendente” tesse la sua tela interpretando le leggi con il fine di imporre sentenze draconiane, come nel caso di Peike.
Egli è in custodia cautelare dal sei luglio ed ha avuto la sfortuna di avere il giudice Krieten, che lo ha condannato a due anni e sette mesi; il ricorso in corte d’appello è previsto per febbraio. Parallelamente ad altre procedure d’appello di altr* compagn*.
Tuttavia non sono solo le spropositate sentenze che dovrebbero fungere da deterrente.
La messinscena mediatica orchestrata con le perquisizioni nelle abitazioni dei compagni e delle compagne attaccati ed arrestati a Rondenbarg e le ricerche pubbliche con foto e video delle persone che hanno partecipato al contro-vertice sono solo due degli stratagemmi con cui il potere intenderebbe spaventare tutti coloro che vorranno manifestare in futuro.
Ecco dunque l’intenzionale criminalizzazione della resistenza contro il potere dei 20. Un potere fondato sulla scorretta distribuzione della ricchezza, un potere che corteggia gli esponenti razzisti e sessisti e che negozia con despoti ed assassini, apertamente anti-queer e che non riesce a trattenere dichiarazioni omofobe e razziste.
Un potere la cui politica ambientale è disastrosa, un potere che esporta armi e finanzia guerre e che, non ultimo, mette a tacere –grazie al suo imponente dispositivo di sicurezza- coloro che osano sollevarsi contro questo sistema.
Come scritto nello striscione di alcuni nostr* compagn* “Society has failed when it imprisons those who question it- Block G20, not our voices” [la società ha fallito quando imprigiona coloro che la contestano – Block G20 – Not our voice]
In questo scenario lanciamo un appello per organizzare giornate d’azione dal 28/01 al 04/02!
Non facciamoci intimidire! Dimostriamo che le loro strategie sono fallimentari! Finche le cose resteranno tali ci sarà Resistenza!
Costruiamo azioni che mettano il sistema in discussione! Usiamo fantasia e immaginazione, non ci sono limiti alle possibilità: Dalla vendita delle torte, agli incontri pubblici, alle azioni dirette.
Tutto è possibile, niente è obbligatorio!
Inviare date e fotografie a unitedwestand@nadir.org
UNITED WE STAND
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Solidarity Contribution at Demonstration to JVA Billwerder 6.8.17 (IT)
“ Il sonno degli uomini è più sacro che la vita per gli appestati; non si deve impedire alla brava gente di dormire. Ci vorrebbe del cattivo gusto, e il buon gusto consiste nel non insistere, è cosa che tutti sanno. Il cattivo gusto mi è rimasto in bocca ed io non ho cessato d’insistere, ossia di pensarvi”
Albert Camus, La Peste
Il 7 di Luglio dell’anno 2017 iniziava il G20, l’ennesimo summit internazionale come ormai molti se ne tengono durante l’anno in cui un manipolo di padroni del mondo si incontra per sedere ad un tavolo, compiacersi a vicenda sorseggiando vini pregiati, disquisendo di come spartirsi il saccheggio del pianeta esanime nel quale viviamo. Capita così che il neoliberista di respiro europeo Macron stringa la mano del dittatore genocida Erdogan in un salotto ben arredato mentre ci si accorda sulle strategie di soppressione e violenta repressione delle rotte migratorie di transito in Turchia verso l’Europa occidentale, succede che la conservatrice simpatica ai progressisti Merkel sorrida alle battute del razzista stupratore Trump mentre si decide su come devastare l’ecosistema ed avvelenare l’atmosfera oltre il punto di non ritorno, accade che l’oligarca autoritario nazionalista Putin riceva una pacca sulla spalla dal fantoccio Gentiloni mentre concede qualche metro cubo di metano in più in cambio del silenzio in occasione della prossima Crimea o della prossima legge omofoba ed omicida. Succede tutto questo, per tutti i giorni dell’anno tutto l’anno.